Nel maggio 2010 Tony Fadell ha deciso di mettere a frutto con Matt Rogers, l’ingegnere con cui collaborava sul progetto iPod, una serie di incredibili esperienze accumulate nell’intenso periodo trascorso in Apple e hanno fondato Nest.
A Cupertino era approdato, chiamato da Steve Jobs, dopo avergli proposto il primo progetto di quello che sarebbe poi divenuto l’iPod. Da quell’esperienza aveva capitalizzato due fondamentali elementi: l’importanza di un design essenziale ma estremamente funzionale e un eco-sistema quale elemento indispensabile per decretare il successo di una piattaforma tecnologica.
Le ulteriori tappe che hanno segnato l’evoluzione di Nest comprendono la nascita del primo Termostato intelligente nell’ottobre del 2011, la sua commercializzazione, dapprima in USA e Canada sbarcando in Europa partendo da UK per poi iniziare ad espandersi negli altri paesi, fino all’acquisizione da parte di Google nel gennaio 2014 per la considerevole cifra di 3,2 miliardi di dollari.
Inutile nasconderlo, il gruzzolo era sufficiente a ripagare gli sforzi profusi per progettare e produrre il Termostato, era però giunto il momento di passare alla fase due dell’impresa, quella di permettere al Nest Learning Thermostat di essere fulcro di un intero sistema di home automation. Un ulteriore tassello è poi stato aggiunto con l’acquisizione di Revolve, che aveva sviluppato un hub per l’home automation. Il prodotto è stato dismesso mentre la quindicina di sviluppatori e progettisti che ne erano fautori sono entrati a pieno titolo nei laboratori Nest.
Il Termostato era dunque divenuto il perno su cui far ruotare i successivi sviluppi. Per le caratteristiche vi rimandiamo alla scheda del Dossier che trovate nel nostro sito, ora vogliamo però illustrarvi perché Tony Fadell ha dato vita a Works With Nest e lo facciamo attraverso i primi segnali tangibili che l’alleanza ha reso possibili.
Come premessa vediamo quali sono i tre elementi che Google mette a disposizione per il successo del progetto:
- Works With Nest librerie di sviluppo, documentazioni e supporto costituiscono l’insieme del Nest Developer Program con l’intento di amplificare le funzionalità del Termostato tramite un protocollo che permette a numerosi dispositivi prodotti da altre aziende di dialogare e interagire tra loro. Il Termostato, così come concepito da Nest, diviene il centro nevralgico in grado di comprendere le esigenze della casa e dei suoi abitanti, una comunicazione continua con i dispositivi associati, sia localmente che remotamente, consente di ricevere e fornire dettagli che permettono ai singoli costruttori di sviluppare ulteriori funzioni.
- Nest Protect il sensore per rilevamento fumo o monossido di carbonio che vigila e avverte su ogni anomalia riscontrata. Mentre il fumo è percepibile dai primi istanti il monossido di carbonio (CO) è un subdolo veleno inodore e difficilmente avvertibile, fino a quando una voce avverte del pericolo. Nest Protect infatti parla, sia con il Termostato per avvisarlo di chiudere ogni generatore di calore responsabile del rilascio di fumo o CO, sia tramite voce “umana” per avvertire “di uscire dalla camera da letto perché c’è fumo”!
- Dropcam non è solo una telecamera ma un servizio di videosorveglianza Do It Yourself, e Nest ha acquisito Dropcam nell’estate del 2014 per aggiungere alla propria offerta un sistema che permettesse di controllare anche “de visu” ciò che succede nella nostra casa, negozio, ufficio. Anche remotamente e con servizio di registrazione cloud per mantenere traccia degli ultimi 7 o 30 giorni. L’integrazione offre però un ulteriore vantaggio: ogni anomalia rilevata da Nest Protect attiva la videocamera che invia notifica allo smartphone e registra su cloud una clip dell’evento per identificarne in seguito le cause.
- Google integra tramite l’App per Android e iOS diverse funzioni di controllo sul Termostato Nest. La giusta temperatura al momento giusto è l’intento dell’App che agisce anche remotamente; per cui, tornando a casa, Google Now avvisa per tempo di intervenire sul riscaldamento o condizionamento. Una volta in casa basta dire “Ok Google, imposta temperatura a 21 gradi” e tramite App viene riconosciuto il comando vocale da passare al Termostato.
Con un progetto così interessante la risposta di sviluppatori e produttori indipendenti è partita alla grande, numerose sono infatti le aziende che hanno aderito al programma Works With Nest: la lista si allunga continuamente. Qui ne elenchiamo solo alcune che siamo certi bastino a stuzzicare l’interesse sull’argomento.
Apri-garage Chamberlain: oltre a occuparsi dell’apertura e chiusura della serranda tramite l’App MyQ, lancia un avviso al Termostato per regolare di conseguenza la temperatura. Al momento Chamberlain si trova solo in diverse catene di distribuzione USA, che trattano l’intera gamma dei prodotti quindi i Paesi Europei non sono per ora compresi, ma riteniamo che l’interesse su queste soluzioni sia elevato e non mancheremo d’informarvi a proposito.
Kevo Smart Lock: riesce a distinguere chi entra o esce da casa e avvisa il Termostato, che conosce la temperatura associata a chi varca la soglia, e adatta il clima. Ogni serratura Smart Lock viene abbinata allo smartphone di ogni componente del gruppo e si attiva solo se i due codici corrispondono tra loro. Kevo Smart Lock è possibile ordinarlo solo sugli store on line statunitensi (www.Kwickset.com) ma attenzione alle specifiche di montaggio pubblicate nel sito Kwickset, potrebbero non essere compatibili con le porte in uso in Italia.
Jawbone UP: il noto braccialetto colorato che, tracciando le attività, sa tutto di noi e ci suggerisce cosa mangiare, quali esercizi fare, come riposare. Sa quante volte ci svegliamo la notte, mette questa informazione in relazione agli esercizi e abitudini alimentari e registra i dati per fornire una valutazione grafica della qualità del nostro riposo. Ovviamente è in grado di dirci a che ora è meglio per noi coricarci o svegliarci, nel frattempo avvisa il Termostato di abbassare, mantenere e rialzare la temperatura che meglio ci permette di riposare. Jawbone UP è disponibile sia on-line nei maggiori store che nelle catene di elettronica di consumo.
Zuli SmartPlugs: l’aggiunta di prese “intelligenti” in una casa è l’incremento di automazione più semplice, ed economico, che permette di valutare immediatamente i vantaggi, e Zuli lo dimostra. Con almeno 3 delle sue Smartplugs poste nei locali principali il Termostato Nest adatta la temperatura in funzione delle presenze. L’App Zuli imposta gli smartphone di ognuno e ne traccia un profilo che viene rilevato dalla Smartplugs e trasmesso al Termostato. NB: non è difficile intuire che lo stesso avverrebbe con un orologio, anche perchè quando siamo in casa non sempre teniamo il telefono in tasca.
Big Ass Fans: sfata la comune opinione sui ventilatori da soffitto integrandoli nella gestione climatica di una casa. Il modello Haiku, che nella gamma è quello adatto agli ambienti domestici, integra sensori e un elaboratore che adegua l’efficacia in funzione delle temperature e presenze in una stanza. Tramite l’App SenseME si collega al Termostato e ottimizza il flusso d’aria per ottenere la temperatura desiderata. Viene da sé che il principio funziona sia per riscaldamento che raffreddamento associando comfort a risparmio energetico, e la sua azione pertanto copre l’intero anno. Consumando meno si spende meno, il che rende meno oneroso l’ammortamento del ventilatore di per se più costoso di uno tradizionale. In vendita su www.bigasssolutions.com, apparentemente solo in USA.
Philips Hue: le lampade LED iniziano a lampeggiare quando Nest Protect rileva qualche anomalia nel livello di CO, oltre a spegnere le luci quando si lascia l’abitazione, piuttosto che simulare la presenza con ripetute accensioni casuali. Le caratteristiche delle luci nel contesto domestico hanno da sempre uno spazio importante: ce ne sono di adatte alla zona letto, altre per rovistare nell’armadio o leggere senza disturbare, e altre ancora per il soggiorno, di cui variamo l’intensità con un reostato quando si guarda la tv o si pranza. Con luci LED regolabili, come le Hue, si allarga sensibilmente il concetto di “luce adatta”. Oltre a intensità e tonalità se ne gestiscono i tempi e le prospettive divengono interessanti.
Mercedes: oltre a essere impegnata nel progettare e costruire automobili d’eccellenza è attenta a integrarsi nei diversi aspetti della vita, un esempio è dato dall’App Digital DriveStyle installabile su iPhone da iTunes Store. Anche se si vocifera non sia ancora perfetta, la relazione fra iPhone e il Driver Kit Plus di Mercedes è notevole. Dalla libreria musicale agli indirizzi per la navigazione le risorse vengono condivise e rese disponibili mentre si è al volante, fino a gestire i social network. Tutto questo anche tramite comandi vocali. Per inciso, mentre ci si avvicina a casa, l’App avvisa di adattare la temperatura per l’imminente arrivo.