Succede sempre più spesso. Chi acquista o fa costruire una nuova casa pensa anche alle nuove tecnologie, divenute parte integrante del proprio stile di vita. Oltre a decidere se i pavimenti saranno in parquet o ceramica, soprattutto nelle giovani coppie, si considera dove posizionare l’home theatre o il router per la connessione.
Negli Stati Uniti (che si sa, sono “troooppo” avanti), nel progettare nuove abitazioni, i costruttori prevedono in origine due requisiti: che siano Green e Connected.
Non che abbiano perso d’importanza il numero dei vani, le finiture o l’ubicazione, sono solo emersi almeno tre buoni motivi non debitamente considerati in precedenza:
- Lo richiedono gli acquirenti
- E’ una grande opportunità per differenziarsi
- A breve si costruiranno solo Smart Home
Nulla di nuovo! Negli anni ’60 il cinema raccontava come avremmo vissuto nelle case del futuro e quando il futuro è arrivato qualche idea ha preso corpo: la casa automatizzata, domotica. Luci che si accendono battendo le mani, tende che si chiudono accendendo la TV, cucine che sembrano laboratori spaziali.
Perché dunque i costruttori si sono allineati a una nuova tendenza e non hanno continuato a fornire case in cui preinstallare interi sistemi di Home Automation?
Per il semplice motivo che non avevano avuto i riscontri desiderati, come anche le esperienze in Italia hanno confermato.
Chi progetta o costruisce abitazioni dovrebbe coinvolgere strutture con le competenze che non possiede. Questo non porta un margine aggiuntivo, sempre per il fatto che sono interventi che deve completamente demandare. E non reputa neppure conveniente diventare un esperto in tecnologia, vuole solo fornire abitazioni che siano pronte all’uso.
Infine, oggi che le soluzioni sono divenute più economiche, è il cliente a scegliere i dispositivi fra le centinaia che già conosce.
Sappiamo che il mercato immobiliare negli Stati Uniti ha caratteristiche non riscontrabili in Italia, basti pensare che nessuno si sognerebbe di acquistare un’abitazione senza arredamento. La scelta spetta sempre all’acquirente, che però prenderà possesso della casa solo quando anche l’ultimo suppellettile avrà il suo posto.
L’acquirente italiano è diverso, ma pur considerando le dovute accezioni chi opera nel settore ricaverebbe spunti interessanti dalle esperienze di altri mercati. Proponiamo a proposito tre casi diversi fra loro, ognuno dei quali degno di nota.
Nel primo caso, la scelta di Lennar è stata di installare l’hub Nexia Home Intelligence che sovrintende a serrature, videocamere, luci e termostato. I modelli possono essere scelti fra le marche compatibili, così come ulteriori dispositivi.
Lennar propone la formula “Everything’s Included Homes”, offrendo abitazioni che noi definiremmo “Chiavi in mano”, non fosse che anche le chiavi non servono. Si intravede un tentativo di continuità alla casa automatizzata, con un differenza sostanziale: al posto di 10-20.000 il costo aggiuntivo si aggira fra i 1.500-2.000 $.
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KB-Home invece persegue un obiettivo diverso. Due dei più recenti progetti in California, nelle aree di San Jose e Fremont, saranno predisposte per utilizzare comandi Siri con iPhone e iPad per gestire dispositivi compatibili Apple HomeKit. Alcuni sono compresi nello stater kit: serratura, termostato, luci e ventilatore, oltre a iPad e AppleTV per controllo locale e remoto.
Siamo nel cuore della Silicon Valley, dove molti lavorano nei settori HiTech o della New Economy, la tecnologia è parte integrante della vita, la casa non può esserne esclusa.
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Anche Brookfield ha insediamenti in cui propone un’analoga soluzione con HomeKit, come all’Ontario Ranch che contrariamente a quanto si potrebbe credere è situato nei dintorni di Los Angeles.
Brookfield ha poi deciso di lasciare ancor più spazio agli acquirenti delle sue costruzioni nell’area di Washington, stringendo un accordo con Amazon. Una versione personale dell’assistente vocale Alexa potrà essere utilizzata dai residenti per ottenere informazioni locali, ricevere consigli su come ottimizzare la casa e suoi consumi e naturalmente gestire la miriade di dispositivi compatibili.
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